Le Birre Ronzani raccontate dal Mastro Birraio Edy De Boni

Le Birre Ronzani raccontate dal Mastro Birraio Edy De Boni

Le Birre Ronzani, della Fabbrica di Birra Ronzani, sono parte della nostra storia.

Risale al 1855 quando la Fabbrica di Birra Ronzani iniziò a produrre le sue birre nel cuore di Bologna e già nel 1904 disponeva di una malteria interna per una produzione all’insegna della qualità e dell’utilizzo di materie prime nazionali.

La ricerca di qualità e innovazione della Fabbrica di Birra Ronzani è anche testimoniata dal fatto che fu la prima azienda birraria ad utilizzare bottiglie opache.

L’azienda bolognese ebbe un grande successo e nel giro di pochi anni dovette trasferirsi in una sede molto più ampia a Casalecchio di Reno, ai margini di Bologna, proprio adiacente alle sponde del fiume Reno, il cui nome venne adottato per definire simpaticamente le sue birre “L’Oro del Reno”.  

Seguirono lunghi anni di grande attività e le Birre Ronzani entrarono a far parte integrante della vita sociale del bolognese.

Di quegli anni restano ricordi di fatti ed eventi nel territorio che videro come grande protagonista la Fabbrica di Birra Ronzani.

Un episodio fra i tanti, che è nel cuore degli appassionati di calcio, ma non solo, è la nascita nel 1909 del Bologna Football Club che ebbe il battesimo nei locali sovrastanti la birreria Ronzani, un locale di mescita che si trovava all’interno dello storico Palazzo Ronzani, edificio tuttora esistente.  

Oggi questo grande marchio ha iniziato una nuova vita in grande stile, grazie all’impegno di dinamici imprenditori bolognesi che hanno voluto coniugare la storicità e la qualità proprie di Birra Ronzani con l’esigenza di rinnovamento del mercato odierno.

La Italian Pale Ale e la American Pale Ale sullo sfondo dello storico birrificio di Casalecchio di Reno

Dal recupero del nome originale della società Fabbrica di Birra Ronzani e mantenendo la famosa definizione “Oro del Reno”, sono nate le nuove Birre Ronzani, che si distinguono per l’artigianalità dei processi e della unicità del gusto.

Per raccogliere ulteriori notizie su questo interessante progetto mi sono rivolto a Massimiliano Strini, CEO di Fabbrica di Birra Ronzani.

Massimiliano Strino CEO di Fabbrica di Birra Ronzani
Massimiliano Strini CEO di Fabbrica di Birra Ronzani

“Attualmente, in attesa di un nostro birrificio, la produzione delle birre è affidata a due birrifici di grande esperienza – spiega Massimiliano Strini – ma l’intero processo produttivo è affidato al nostro mastro birraio, Edy De Boni”.

 «L’inserimento di un nostro mastro birraio – spiega Strini – è stata una scelta fondamentale per la buona riuscita dei nostri programmi”.

A questo punto, per approfondire la parte produzione mi è sembrato opportuno proseguire l’intervista rivolgendomi direttamente al Mastro Birraio Edy De Boni.

Edy De Boni Mastro Birraio di Fabbrica di Birra Ronzani

D– “Quale è stata la tua reazione quando ti hanno chiesto di occuparti di Birra Ronzani? Lo conoscevi già questo marchio storico?”

De Boni– “Conoscevo già il nome Ronzani perché fa parte della storia birraria del nostro Paese. Il fatto che mi venisse affidato, mi ha fatto un enorme piacere e vivo questo incarico con grande senso di responsabilità.”

D– “Il tuo ruolo è quello di sovraintendere alla produzione?”

De Boni– “No, è molto più ampio. Sono stato coinvolto nello studio delle ricette, per dare vita a delle birre che interpretassero il marchio Ronzani in chiave moderna.

Ci abbiamo lavorato quasi due anni per ottenere le attuali birre.

Per quanto riguarda la produzione, scelgo le materie prime: malti italiani per la Italian Pale Lager e malti tedeschi per le altre e un mix di luppoli tedeschi, per l’amaro e americani per la parte aromatica.”

D– “Ti crea problemi non lavorare in un tuo birrificio?”

De Boni– “Come tutti i Mastri Birrai anch’io vorrei lavorare in un contesto creato sulle base delle mie idee ed esigenze, ma questo progetto è in fase di studio, quindi nel frattempo lavoro con i nostri partner che ci offrono una collaborazione eccellente. Vorrei aggiungere però che questo modo di lavorare con gli attuali birrifici offre anche dei vantaggi, poiché permette uno scambio di esperienze preziose per chi fa il mio mestiere.”

D- “Una curiosità. Perché due birrifici, non ne bastava uno?”

De Boni– “È un po’ complesso da spiegare, ma in sostanza abbiamo scelto la soluzione che, in fatto di persone, di attrezzature e di esperienza, ci offrisse la massima garanzia. In questa scelta bisogna considerare il fatto che nella nostra gamma abbiamo birre sia in alta fermentazione che in bassa.”

D– “Vuoi descrivermi le Birre Ronzani?”

De Boni– “Volentieri, sono quattro.

Premetto che le tutte le nostre birre non sono né filtrate né pastorizzate.

RONZANI IPL Italian Pale Lager:  bassa fermentazione, al 70% prodotta con orzo italiano, maltato in Italia; luppolo tedesco per ottenere un buon amaro e luppolo americano per un leggero Dry Hopping. Gradazione alcolica 4,8%.

Una birra, rinfrescante con un finale amaro, piacevolmente aromatico.

Birra Ronzani Italian Pale Lager 4,8%

RONZANI APA, un’American Pale Ale, alta fermentazione, prodotta con malti provenienti dalla Germania, due luppoli tedeschi ai quali vengono aggiunti un mix di ben quattro luppoli americani, per effettuare un Dry Hopping più importante e per ottenere un amaro aromatico molto persistente e note agrumate. La gradazione alcolica è di 5,9%.

Birra Ronzani American Pale Ale 5,9

Sempre firmate Ronzani, ci sono due FACTA, che sono dedicate esclusivamente al canale HORECA (pub e locali birrari).

FACTA SESSION IPA, alta fermentazione, prodotta con un luppolo tedesco e 2 luppoli americani per il Dry Hopping.

È una birra con un amaro piacevolmente aromatico, fresca e dissetante, con una gradazione alcolica leggera di 3,8%.

FACTA Session IPA 3,8%

FACTA SAISON, di alta fermentazione ma tenuta a una temperatura leggermente più elevata della norma, per la quale utilizziamo un ottimo malto belga e luppolo tedesco. All’approccio, questa birra, tende al dolce ma chiude con un finale secco. In fase di fermentazione viene utilizzato un particolare lievito che conferisce sentori speziati, di chiodi di garofano, pepe e citrico. La gradazione alcolica è di 6%.

FACTA Saison 6%

D– “Per concludere vuoi raccontarmi qualcosa di te? Come sei arrivato alla professione di Mastro Birraio?”

De Boni– “Il mio rapporto con la birra è iniziato a Feltre, dove sono nato. Chi conosce Feltre sa che la birra è di casa, è parte integrante del territorio. Ma il vero approccio risale a quando avevo una ventina d’anni, oggi ne ho 45, prima come frequentatore di locali birrari e poi come gestore di un pub.

Negli anni successivi ho iniziato ad aiutare un amico, un pioniere, che aveva un birrificio artigianale in zona.

Da quella esperienza è iniziata quella che oggi è la mia professione alla quale sono arrivato passando tramite l’affiancamento a un esperto Mastro Birraio, qualche esperienza all’estero e dei corsi di formazioni. Infine iniziando a lavorare per alcuni importanti microbirrifici.

Diciamo che con la birra ci lavoro da circa 25 anni.

Ora con Fabbrica di Birra Ronzani ho iniziato un nuovo e interessante percorso, dove s’incontrano la storia e tradizione con le attuali e future tendenze.

 La birra ha antiche radici ma è sempre attuale, sempre in evoluzione.”

Pubblicato da Dammiunabirra.it

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