Anchor Brewing Company icona del movimento craft americano chiude dopo 127 anni.
Anchor Brewing Company, il birrificio di San Francisco, famoso nel mondo per la sua Anchor Steam Beer, cessa la sua attività dopo 127anni.
Nel 1971, sotto la guida di Frytz Mytag, iniziò a produrre le sua birre in bottiglia, allargando così l’area di distribuzione e nel 1975 ampliò l’offerta con delle specialità: una Porter ed una Stout, due antiche specialità irlandesi.
Furono proprio queste specialità a richiamare l’attenzione di colleghi birrai e appassionati homebrewers ai quali Fritz Maytag apriva, volentieri, le porte del suo birrificio.
L’interesse destato dalle specialità della Anchor Brewing contribuì in modo determinante alla nascita di una nuova generazione di birrai.
Anchor Brewing ha annunciato la cessazione dell’amata attività a seguito di una combinazione di difficoltà economiche e un calo delle vendite iniziato già nel 2016.
Le birrerie craft americane hanno lottato per sopravvivere negli anni del covid, hanno dovuto affrontare la più recente crisi economica e l’inflazione che ha comportato l’aumento dei costi.
L’arrivo della Sapporo, l’azienda giapponese produttrice di birra che ha acquisito il birrificio nel 2017 per 85milioni di dollari, secondo esperti del settore, non è riuscita a comprendere il mercato estremamente competitivo della birra craft negli Stati Uniti. Anche il restyling del marchio Anchor, deciso del 2021 ha fatto molto discutere per essere stato troppo modificato e modernizzato, allontanando molti estimatori legati al marchio storico.
La chiusura della Anchor Brewing Company rappresenta un triste epilogo di un capitolo significativo della storia birraria, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati di birra.
Pubblicato da Dammiunabirra.it
