Chimay 150 aperto il 1° fusto in contemporanea in 90 locali di tutta Italia.

Chimay 150 aperto il 1° fusto in contemporanea in 90 locali di tutta Italia.

Lo scorso 1° aprile 2023 alle ore 18:00, in contemporanea in 90 locali di tutta Italia, si è svolto l’evento di apertura del primo fusto di Chimay 150, la birra del 150° anniversario del birrificio trappista di Chimay.

L’evento è stato accompagnato da una diretta nella pagina Instagram di Chimay dedicata al mercato italiano, nella quale sono stati invitati ad intervenire buona parte dei locali aderenti.

La Chimay 150 è disponibile tutto l’anno in bottiglie da 33 e 75 cl. mentre in fusto è stagionale e limitata.

Ecco perché il birrificio trappista Chimay e l’importatore Brewrise hanno coinvolto i distributori e tutti i locali italiani del Club Chimay in questo progetto, al fine di celebrare con spirito di unione questa grande novità.

Un progetto iniziato già nell’aprile 2022 quando sono state definite le tappe del lancio ufficiale della Chimay 150 in fusto. In quell’occasione, nella sala di degustazione del birrificio, il team del distributore per l’Italia Brewrise ha potuto confermare la qualità e le potenzialità per il mercato italiano.

Chimay 150 una birra Trappista Limited Edition
Una produzione limitata a 450 fusti per questo 2023, in esclusiva per l’Italia, ha fatto sì che solamente 90 locali, con priorità di diritto ai locali del Club Chimay, potessero ottenere la quota massima di 5 fusti.

Lo scorso ottobre, in occasione dell’evento dedicato al 10° anniversario dei locali del Club Chimay, in Belgio, era stata presentata in anteprima la Chimay 150 in fusto agli oltre 180 ospiti italiani e il relativo progetto di lancio.

La presentazione al grande pubblico italiano è avvenuta lo scorso febbraio a Rimini durante l’edizione di Beer&Food Attraction, dove all’interno dello stand di Brewrise è stato ricreato un corner con uno speciale banco spina dedicato alla Chimay 150 in fusto.

L’Abbazia Notre Dame di Scourmont si trova in Belgio nella cittadina rurale di Chimay nel cuore della regione di Hainaut, in Belgio. Appartiene all’Ordine Cistercense, una corrente monastica che affonda le sue radici nelle regole e nella tradizione definite da San Benedetto nel VI secolo.

La Chimay 150 rientra nello stile “belgian golden strong ale” ed è una birra chiara e forte, fresca e speziata, dal gusto pieno.

Note di menta, bergamotto, lime ed eucalipto, si fondono da un lato con quelle di rosmarino e chiodi di garofano, dall’altro si combinano meravigliosamente con sottili tocchi floreali, ravvivati da un pizzico di zenzero.

Il suo corpo rotondo e morbido, il suo gusto leggermente affumicato e speziato, caratteristico delle birre di Chimay, lasciano il palato con un retrogusto meravigliosamente raffinato.

Per produrla, il birrificio ha utilizzato due luppoli noti per la loro finezza: Saaz e Hallertau Mittelfrüh, e ha aggiunto una spezia segreta che le conferisce un gusto davvero unico.

La ricetta fu creata nel 2012, ma solamente nell’aprile 2021 è stata messa in produzione in modo permanente, esclusivamente in bottiglia.

Una birra chiara, forte, rinfrescante e fruttata e corposa; I suoi aromi di menta, bergamotto, lime ed eucalipto e i suoi sentori, di rosmarino e chiodi di garofano, si sposano con note floreali, esaltate da un tocco di zenzero. Corpo rotondo e morbido, gusto affumicato e speziato, caratteristico delle birre Chimay. Colore dorato, stile belgian golden strog ale, fermentazione alta, gradi alcolici 10 % vol.


Con questo evento si è celebrata l’arrivo in Italia della versione in fusto, che rimarrà limitata quest’anno, nelle quantità definite.

Il successo delle birre Chimay prosegue tuttora seguendo un percorso in linea con la loro tradizione ovvero: mantenere una gamma limitata, senza rincorrere le mode, conservando di base le peculiarità che rendono le loro birre distintive.

Link per rivedere la diretta IG

Link per download scheda tecnica

Dal 1997, la Chimay vanta la certificazione Authentic Trappist Product Label: solo 11 birrifici nel mondo possono fregiarsi di questo segno di riconoscimento.

Per ottenere questo attestato, la birra deve seguire tre regole: essere prodotta in un monastero, dell’Ordine Benedettino Circerstense trappista della stretta osservanza, sotto la supervisione dei monaci, essere prodotta allo scopo di sostenere la vita monastica e utilizzare i profitti in opere sociali.

Pubblicato da Dammiunabirra.it

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