Charlie Papazian: il Padre delle Craft Breweries

Charlie Papazian: il Padre delle Craft Breweries

Quando Charlie Papazian fondò l’American Homebrewers Association, insieme ad un gruppo di amici con cui aveva in comune la passione di produrre la birra in casa, non poteva certamente prevedere che il suo grande attivismo lo avrebbe portato a far nascere il fenomeno delle Craft Breweries americane.

Charlie Papazian iniziò le prime cotte casalinghe nei primi anni ‘70, quando l’homebrewing era ancora un’attività illegale, seppure tollerata, per via di una legge rimasta attiva anche dopo il Proibizionismo.

Solo nel 1978, dopo un decreto firmato dall’allora presidente Jimmy Carter, la produzione della birra in casa diventò legale.

Tutta via ci vollero molti altri anni prima che tale liberalizzazione si estendesse a tutti gli States.

Charlie Papazian

Probabilmente, proprio a causa di questa situazione, gli homebrewers dell’epoca si riunivano in gruppi semi-clandestini in cui scambiarsi suggerimenti e tecniche per migliorare la propria produzione.

Charlie Papazian era stato introdotto in quel mondo da un esperto homebrewer che praticava questo hobby da molti anni e che gli insegnò i trucchi del mestiere.

Papazian, che aveva lasciato gli studi di ingegneria nucleare appena prima di laurearsi e di professione faceva l’insegnante a Boulder in Colorado, grazie alla sua bravura e simpatia diventò in breve tempo il riferimento degli appassionati della zona.

Nel giro di pochi anni iniziò a fare corsi di homebrewing facendone una seconda professione.

Gli appassionati che frequentavano i suoi corsi, diventavano sempre più numerosi e Charlie, stimolato dalle tante richieste di aiuto che gli arrivavano anche da altri Stati, fondò con l’aiuto di uno dei suoi studenti la rivista Zymurgy (dal greco “processo di fermentazione”), che uscì nel dicembre 1978 e viene tuttora pubblicata, una vera e propria Bibbia per gli homebrewers.

La Gioia di fare la Birra in Casa

Alla rivista seguì la pubblicazione di una guida, The Complete Joy of Homebrewing, che ebbe un enorme successo e diede a Papazian una grande notorietà, venendo ristampata in più edizioni.

Nel Dicembre 1978, Jimmy Carter con la sua legge liberalizzò la produzione amatoriale della birra e il numero degli homebrewers aumentò notevolmente.

Sull’onda di questa crescita, Charlie Papazian diede vita all’American Homebrewing Association.

papazian

Evidentemente le sue ambizioni erano già proiettate al futuro, tanto che subito dopo fondò un’altra associazione la Brewers Association of America che riuniva un piccolo gruppo di birrai, i quali negli anni successivi avrebbero dato vita al fenomeno delle Craft Breweries.

Da notare che le associazioni si presentavano, fin dall’inizio, come “American” anche se gli iscritti erano solo dell’area di Boulder, dove Charlie viveva.

Mentre l’associazione nata per gli homebrewers continuava a crescere, Charlie Papazian stava già seguendo con interesse i primi passi della nascita della nuova realtà birraria dei piccoli birrifici.

L’inizio di questo suo percorso fu la visita a Fritz Maytag, un giovane imprenditore che aveva rilevato una piccola e antica fabbrica di birra, la Anchor Brewing Company di San Francisco.

Le specialità prodotte dalla Anchor Brewing furono il primo segnale del rinnovamento del settore birrario americano, il quale vantava una grande produzione in termini di volumi, ma era basata sulle Lager: bionde e facili da bere.

Alla Anchor Brewing è tuttora riconosciuto un ruolo fondamentale nella nascita del rinnovamento del mondo birrario americano.

Charlie Papazian: una Vita di Birra e Passione

La visita alla Anchor Brewing convinse Papazian che quello era il suo futuro, fatto di birra e tanta passione.

Nel 1981 andò al British Beer Festival di Londra, dove incontrò Michael Jackson, uno scrittore esperto di birra.

Quando Papazian tornò a casa era entusiasta di quanto aveva visto: migliaia di birre in degustazione e una folla incredibilmente appassionata.

L’anno successivo organizza in un hotel di Boulder la prima edizione del Great American Beer Festival, che è tuttora l’evento birrario più importante degli Stati Uniti: all’ultima edizione vi hanno partecipato 2.200 birrifici e oltre 60mila visitatori.

A Boulder nasce la Craft Revolution

Alla prima edizione del GABF parteciparono molti homebrewers, ma anche alcuni personaggi che avevano da poco aperto i loro primi birrifici e da questo evento partì la rivoluzione le Craft Breweries.

Nel 2005 la American Homebrewing Association e la Association of Brewers confluirono nella Brewers Association, che attualmente conta 5.400 birrifici associati e 46.000 iscritti.

Charlie Papazian è sempre stato protagonista in questa evoluzione associativa, nelle quale ha avuto il ruolo di fondatore e presidente.

Nel gennaio del 2019, dopo 40 anni di attività, Papazian ha lasciato il suo ruolo di presidente, assumendo la carica di Past President, per dedicarsi a mettere in ordine un’enorme archivio di materiali legati alla cultura birraria.

Se oggi negli Stati Uniti le Craft Breweries e il settore birrario in generale hanno avuto un grande fermento, lo si deve in buona parte proprio a Charlie Papazian.

Prima di terminare vorrei darvi un altro dato: oggi negli Stati Uniti gli homebrewers sono oltre un milione.

Personalmente rimango stupito da questo numero, ma Charlie Papazian no.

Lui ha sempre creduto in un tale successo, infatti amava ripetere agli amici: “Ci vuole un homebrewer in ogni quartiere e un birrificio ogni città”.

Pubblicato by dammiunabirra.it

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