Anchor Brewing Company: all’origine delle Craft Breweries
Il fenomeno delle “Craft Beer“, ossia Birre Artigianali, di cui Anchor Brewing Co. è pioniera, si è diffuso fino in Italia continuando ad affascinare tutti gli appassionati, giorno dopo giorno, sebbene i birrifici artigianali americani abbiano una produzione mastodontica rispetto alla nostra.
Tutto ebbe inizio con la storia della Anchor Brewing Company a San Francisco, una piccola azienda nata nel 1896, che era riuscita a sopravvivere al Proibizionismo e a restare indipendente negli anni ‘60, in un momento storico in cui i grandi birrifici americani assorbivano i piccoli birrifici locali.
L’espansione delle grandi fabbriche di birra all’epoca era mirata ad acquisire, attraverso l’acquisto dei birrifici locali, i loro marchi e i loro clienti.
L’area di San Francisco era molto appetibile per i grandi birrifici, ma stranamente l’Anchor Brewing nel 1965 era ancora indipendente, malgrado le non floride condizioni, e continuava a sopravvivere vendendo fusti di birra in una zona circoscritta intorno al birrificio.
La storia della Anchor ebbe una svolta quando Fritz Maytag, un giovane 28enne, figlio di un noto produttore di formaggi e laureato all’Università di Stantford, entrò in nella società acquistando il 51% delle quote al prezzo, a suo dire, “di una macchina usata”.
Maytag, era da poco rientrato da un soggiorno in Giappone, dove si era recato appena terminata l’Università per un periodo di formazione e si era stabilito a Palo Alto in California.
Un giorno stava sorseggiando la sua birra preferita, la Anchor appunto, quando venne a sapere dal proprietario del locale che quella sarebbe stata l’ultima volta che poteva berla, poiché il birrificio che gliela forniva era in procinto di chiudere.
Quella notizia colpì Fritz, che a quella birra si era appassionato.
La Anchor aveva un gusto decisamente diverso dalle birre che circolavano in quel periodo.
Anchor Brewing: L’Ultima Birra diventò la Prima
Maytag esternò al titolare del locale il suo disappunto e il colloquio terminò con l’impegno di andare a vedere il birrificio prima della chiusura.
La visita alla Anchor Brewing fu decisiva per il futuro sia di Maytag sia del birrificio.
Affascinato dagli impianti e dalla descrizione che il mastro birraio, un tedesco immigrato, fece della sua birra, Maytag decise all’istante che sarebbe diventato birraio ed entrò come socio nell’azienda.
Per prima cosa Maytag cominciò a migliorare l’efficienza della produzione, puntando su materie prime di pregio e aggiornando gli impianti, in modo da dare al mastro birraio l’opportunità di elevare ulteriormente la qualità della birra.
Nel 1971 iniziò la produzione di birra in bottiglia che successivamente fu affidata ad una azienda esterna per la distribuzione, in modo da potersi concentrare unicamente sulla produzione.
Le birre della Anchor Brewing cominciarono così ad essere conosciute anche al di fuori dell’area di San Francisco.
Nel frattempo Maytag, che aveva acquisito la totalità dell’azienda, mise in produzione tre specialità birrarie: la Anchor Steam Beer, un tipo birra che veniva prodotta già alla fine dell’800, una Porter e una Stout, due stili della vecchia Inghilterra.
Ma la novità che cambiò la storia del birrificio e aprì la strada alle future Craft Beer fu quando Maytag, nel 1975, iniziò la produzione della Liberty Ale, una birra celebrativa, con un forte accento sull’amaro e prodotta con luppolo 100% americano, il Cascade.
La Liberty Ale può essere considerata la prima delle APA, che in futuro avrebbero affollato il mercato delle Craft negli anni successivi.
Michael Jackson la definì nel suo libro The World Guide to Beer: “A tribute to Cascade Hop”, un tributo al luppolo Cascade.
A partire dalla produzione di queste specialità birrarie, la Anchor Brewing diventò meta di numerosi appassionati, homebrewers e colleghi birrai ai quali Maytag, con molta generosità, apriva le porte della sua azienda.
Jack McAuliffe: un altro Pioniere delle Craft Breweries
La scelta di Maytag di riscoprire vecchi stili birrari, ma anche di proporre birre innovative, tracciarono la strada al nascente fenomeno delle craft breweries.
L’anno successivo infatti, Jack McAuliffe aprì il primo birrificio Craft, la Albion Brewing Company, a Sonoma, pochi chilometri di distanza dalla Anchor.
Jack fu il pioniere delle Craft, ma malgrado un iniziale entusiasmo da parte dei giovani, il birrificio fu costretto a chiudere per problemi economici nel 1982.
Il marchio Albion Brewing Company è stato riesumato, nel 2012, dalla Boston Beer Company.
Tuttavia la strada ormai tracciata da Maytag fu percorsa da altri che ebbero miglior fortuna.
La Anchor in tempi più recenti ha scritto un nuovo capitolo della sua storia.
Nel 2017, dopo cinquantadue anni dall’ingresso di Fritz Maytag, la Anchor Brewery Company è stata comprata dal gruppo birrario giapponese Sapporo Holding Ltd per una cifra di 85 milioni di dollari.
Quindi dobbiamo tutti complimentarci con Mr. Maytag e ringraziarlo per quanto ha fatto al mondo della birra.
Pubblicato by dammiunabirra.it